Tundra has very kindly written about her local shopping experience and the motivation for her fundraising - in both English and Italian.
L'abbraccio e lo sguardo di Sue di ieri mi
hanno ripagato di giorni di preparativi...
Sapendo di tornare in Kenya per l'ennesima
volta ho voluto tentare di portare un aiuto un po' più concreto alla Happy
House. Ogni volta portavo con me qualche vestito dei miei figli ed accompagnavo
amici a visitare la struttura perchè si rendessero conto del grande lavoro di
queste persone...
Quest'anno abbiamo avuto la possibilità di far
frequentare a mia figlia la “Happy House primary school” per qualche mese, ora
dobbiamo tornare in Italia, ma la mia piccola Juna ha già chiesto di ritornare
alla sua scuola kenyota, si è trovata benissimo nonostante le difficoltà
iniziali con la lingua.
Il poter passare del tempo con la sua
“sorellina” Hajiri, che supportiamo da qualche tempo, ha significato
sicuramente un'esperienza molto importante per Juna.
Con l'altro mio figlio Ethan ci siamo preparati
al nostro viaggio in Kenya per riprendere Juna e l'idea iniziale era di
raccogliere qualche capo di abbigliamento e qualche giocattolo fra i nostri
amici. La risposta è stata molto positiva ed in poco tempo abbiamo raccolto
tanto materiale da non poterlo nemmeno portare tutto con noi a causa delle
limitazioni bagaglio delle compagnie aeree (3 scatole sono già pronte per
successivi invii). Ethan mi ha aiutato a preparare delle scatole per la
raccolta dei soldi e delle lettere in cui spiegavamo il lavoro della Happy
House e le abbiamo decorate con foto di mia figlia all'interno della scuola con
le sue amichette e garantito personalmente l'arrivo dei fondi a destinazione.
Ethan ha coinvolto i suoi compagni di classe e le sue maestre, io gli amici ed
i colleghi di lavoro e anche mia cugina Luana, che conosce la Happy House e già
sponsorizza una bambina, si è data da fare..
Nonostante lo scetticismo di alcuni e la poca
fiducia di altri, insieme abbiamo comunque raggiunto una discreta somma.
Ieri,con Isaak munito di preziosa lista, siamo
andati a fare gli acquisti in un piccolo negozio di Timboni, è stato
emozionante ma sembra sempre di non fare abbastanza, solo quando ho ricevuto
l'abbraccio ed il ringraziamento di Sue ho capito che forse una piccola
differenza l'avevano fatta anche noi.
Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato e
che lo faranno in futuro.
And in English
"Mama Sue's embrace and the smile on her face made all our preparation worthwhile ...
Knowing I was to return to Kenya for the
umpteenth time I wanted to try to bring a little more concrete help to the
Happy House.
Each time I have visited I have taken clothes from my children and their friends as I know what a great job is being done there.
Each time I have visited I have taken clothes from my children and their friends as I know what a great job is being done there.
This year we had the chance for my
daughter to attend the Happy House primary school for a few months,
we must now return to Italy, but my little Juna has already asked me if she can go back to her Kenyan school. She found it very good despite some initial difficulties with the language,
Spending time with her "little
sister" Hajiri (our sponsor-child) was certainly a very important and special experience
for Juna (pictured below, and above with Happy and Hajiri).
In preparing our trip to Watamu, our initial
idea was to collect some articles of clothing and toys among our friends.
The response was very positive and we collected so much it was
impossible to bring everything with us because of the airline baggage
restrictions (three boxes are in Italy ready to send out with other friends in January).
My son Ethan helped me in preparing the boxes for fundraising and we wrote letters in which we explained the work of the Happy
House and decorated them with photos of my daughter together with her
school friends.
Ethan has involved his classmates and
teachers, I also asked for help from friends and colleagues and from my cousin Luana, who knows the Happy House and sponsors Happy.
Despite the scepticism of some people,
together we have achieved a good sum.
On Thursday, we went with Isaac and his shopping list, to make purchases in a small shop in Timboni.
It it was
exciting but always I feel that I am not doing enough, only when I got the hug and
thanks of Mama Sue did I realise that we also have made a small difference.
Thanks to everyone who helped us and to
they will support our efforts for the Happy House again in the. future